Hai appena postato il selfie con Lapo nella tua stanza d’hotel a Manhattan e nessuno ti si fila? Beh, potrebbe dipendere dal fatto che avete fatto le ore piccole e siete – guarda caso – gli unici due svegli su tutta l’isola.
C’è momento e momento per postare sui social, ma anche per scrivere sul proprio blog e per inviare una newsletter.
Lo psicomarketing ti insegna varie cose, tra le quali:
- Sfruttare al meglio le tempistiche del web in base alla psicologia degli utenti
- Non frequentare cattive compagnie.
Cosa sarebbe questo psicomarketing?
Te lo spiego subito: lo psicomarketing è quel marketing che mette la psicologia prima di ogni competenza tecnica, prima del marketing, insomma. Non mi sono spiegato, vero?
Beh, sai bene che il marketing per come lo conosciamo tutti insegna quasi sempre a utilizzare strumenti complessi e si addentra in analisi di difficile lettura sui trend del momento.
Quando però sei alle prime armi e vorresti aprire il tuo blog per monetizzare con qualche affiliazione, oppure per vendere meglio i tuoi prodotti online, è difficile comprendere il linguaggio astruso di tutte quelle guide sul marketing che hai comprato.
“Inserisci una call to action per convertire i tuoi leads” – e già t’immagini a fare il missionario in una parte sperduta dell’Amazzonia per convertire gli indigeni leads con qualche strana magia.
Lo psicomarketing parte dal presupposto incontestabile che dall’altra parte dello schermo ci sono sempre delle persone che reagiscono agli stimoli in maniera spesso prevedibile.
Quando lanci il tuo nuovo prodotto online e mandi la tua prima newsletter ai tuoi potenziali clienti, non hai come destinatario un computer, un robot, ma persone in carne, ossa e botulino.
Così come quando scrivi un nuovo post per il tuo blog, non sarà il robottino di Google a leggerlo, ma Ugo, Pina, Mariangela e tutte le tue zie. È sempre alle persone che ti rivolgi e con cui ti interfacci.
Internet, i blog, le tecniche SEO sono tutti strumenti che è meglio saper utilizzare bene, ma che non sortiranno alcun effetto magico senza un messaggio di qualità.
Se sei stonato come Assurancetourix, il personaggio di Asterix che fa scappare i nemici cantando, non ti servirà a nulla comprare un nuovo microfono! Sarà meglio prendere lezioni di canto, che dici?
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Psicomarketing: inviare un messaggio intonato ai propri clienti
Ecco, io sono un insegnante di canto online, di quel cinguettio che arriva ai tuoi clienti e li motiva a comprare. Mi presento, sono Angelo Bandiziol, imprenditore tuttofare e psicomarketer. Ma parlavamo di tempistiche, non è vero? Quali sono i momenti migliori per scrivere i propri articoli?
Poco tempo fa l’agenzia Klout, che in Klingoniano è una parolaccia vietatissima non riportata nemmeno nei dizionari, ma in California sforna statistiche per i social network, ha rilasciato un interessante studio sulle tempistiche migliori per postare i propri articoli.
Cosa diceva? Beh, innanzitutto possiamo dire che in termini generali la prima parte della settimana e la prima parte della giornata sono i momenti migliori, almeno per quanto riguarda i social. Basta così?
“5 rimedi klingoniani contro l’acne dinosaurico sulla fronte”
Certo che no. Escludiamo la domenica, a meno che il tuo blog non tratti temi religiosi. La domenica la gente cerca di vivere, passa tanto tempo in famiglia, vero? Beh, dipende.
Come pensi venga accolto un titolo come questo: “Derby Milan-Inter: torna in campo Sheva contro Ronaldo”? Sarebbe un successone anche di domenica e potrebbe aumentare alla grande i visitatori sul tuo sito, se ad esempio offrissi una diretta live del match.
In linea generale è vero: martedì e mercoledì sono i giorni migliori per postare i propri articoli. Il lunedì è il giorno degli zombie e in alcuni casi andrebbe evitato, ma non sempre. Se ad esempio il tuo blog parla di benessere e pubblichi un articolo sui 10 rimedi naturali contro la stanchezza di inizio settimana, avresti un’ampia audience.
Il giovedì e il venerdì sono giorni di medio traffico, mentre il sabato i visitatori cominciano a crollare. E per quanto riguarda le fasce orarie? Le ore migliori della giornata per postare i tuoi articoli sono sicuramente tra le 9 e le 11.
Alcuni studi americani sostengono che il picco di traffico e sensibilità dei navigatori di internet arrivi verso le 11 del mattino. Secondo altri il periodo fertile potrebbe estendersi fino alle 15.
Anche secondo lo studio klingoniano c’è una grande variabilità che dipende dagli stili di vita particolari di ogni zona del mondo. A San Francisco, dove si è trasferita tutta la Silicon Valley e online ci sono tutti i dipendenti di Google, Yahoo, Uber, Spotify, etc… il momento di massima ovulazione è tra le 9 e le 10 di mattina.
Immagino che a Dallas i texani a quell’ora rincorrano stalloni con il lazo e non abbiano tempo di navigare online. In Europa le cose sono diverse: a Parigi i picchi si raggiungono al mattino presto e nel primo pomeriggio, mentre a Londra preferiscono connettersi prima del tè delle 5.
I giapponesi ovviamente sono la voce fuori dal coro e lavorando tutto il giorno con diligenza assoluta, si connettono in massa di notte, quando smaltiscono i fumi dell’alcol.
E da noi? Immagino che tra Trento e Siracusa vi siano delle differenze. In generale in Italia le ore migliori sembrano essere quelle d’ufficio. Da bravi stacanovisti ci connettiamo sempre quando siamo al lavoro o dopo aver timbrato il cartellino in mutande, come il mitico vigile di Sanremo.
È davvero così semplice? Basta postare i propri articoli tra le 9 e le 11 dal lunedì al mercoledì e il successo è assicurato?
No, qui entra in gioco lo psicomarketing. Ci sono orari e momenti migliori di altri, certo, ma non si può generalizzare. Se gestisci un sito per soli adulti, vietato ai deboli di cuore piuttosto che ai minorenni, le 9 di mattina mi sembrano un po’ azzardate.
Quello che ti dice lo psicomarketing è che ogni attività ha il suo pubblico specifico. Come dico sempre sul mio sito espressotriplo.com: devi sceglierti il tuo cliente ideale e rivolgerti a una nicchia specifica di persone.
Il cliente ideale va studiato e ne vanno osservate le abitudini per potergli offrire un messaggio fatto su misura ed efficace. Le tempistiche migliori per postare i tuoi articoli verranno fuori con il tempo e già dopo i primi test avrai dei dati di riferimento.
Che tipo di test? Prova a postare i tuoi articoli in due o tre momenti diversi della giornata e della settimana e tieni d’occhio il risultato!
“Ok, Angelo, adesso ho capito quando postare i miei articoli, ma come faccio se non so ancora cosa scrivere?” Anche a questa domanda risponde lo psicomarketing e ho preparato una guida gratuita chiamata ‘CIP Strategy’ fatta su misura per chi non sa cosa scrivere sul proprio blog per migliorare il marketing e aumentare il traffico.
Impara facilmente come scrivere contenuti irresistibili e posta i tuoi articoli al momento giusto!