Prima di leggere questo post siediti, trova un luogo tranquillo, che sia d’ispirazione, perché quello che ti dirò sarà al limite tra una grande storia e l’ingresso in un mondo completamente nuovo, che, spero saprà essere uno spunto di partenza per creare qualcosa di innovativo.
Sean Ellis ha fondato Qualaroo insieme ad Alex Sherstinsky e a Jason Meresman, con l’obiettivo di far crescere il business delle aziende della Silicon Valley. Dal 2010 ha aiutato numerose startup a far crescere il numero dei propri utenti in modo esponenziale e in pochissimo tempo. In che modo?
Grazie ad una sapiente combinazione tra marketing, programmazione e service design. Sean ha definito questo mix Growth Hacking.
Ma che cosa è il Growth Hacking?
Il Growth Hacking è un processo di rapida sperimentazione attraverso una serie di canali di digital marketing per individuare i metodi più efficaci per far crescere il proprio business, attraverso:
- tecniche di SEO, SEM
- Email Marketing
- Social Network
- e A/B testing, tra le atre cose.
Chi è cosa fa il Growth Hacker?
Ecco il Growth Hacker in 4 punti:
- il Growth Hacker è un professionista che conosce principi di digital marketing e programmazione e li fonde in un equilibrio perfetto
- il Growth Hacker è un vero e proprio hacker della crescita e ha un pensiero fisso in testa: aumentare il traffico e le conversioni, per trasformare quanti più visitatori possibili in utenti
- il Growth Hacker lavora con budget contenuti, risorse limitate e tempi strettissimi, sperimenta, individua il target a cui rivolgersi e fa crescere velocemente la base utenti;
- il Growth Hacker pensa out of the box.
Il Growth Hacking è un mindset, uno status mentale preciso, una modalità di approccio che propone soluzioni innovative a problematiche sempre diverse, mettendo da parte strategie ben impacchettate da altri e inventandone continuamente di nuove.
Come diventare Growth Hacker?
I marketer tradizionali sono ormai considerati pezzi da museo. Il marketing attuale è in gran parte digital, senza tralasciare elementi di coding, user experience e data science.
Per diventare Growth Hacker è necessario avere una profonda conoscenza del web e soprattutto degli strumenti di digital marketing. Creatività nella realizzazione delle campagne e un pensiero analitico nel capire i dati sono le altre due caratteristiche di un esperto pirata.
Tuttavia, con il giusto mindset, ogni professionista di digital marketing può diventare un vero Growth Hacker. TAG Innovation School, la scuola del digitale di Talent Garden, ha sviluppato il primo Master italiano part time per diventare Growth Hacker, un percorso formativo, riservato a 25 studenti, che prevede 6 weekend dal vivo e 40 ore di formazione in modalità e-learning, a cavallo tra programmazione e digital marketing.
Le sedi del Master sono Milano e per la prima volta Roma. I moduli formativi affrontati sono diversi e hanno l’obiettivo di creare un professionisti tutto tondo del Growth Hacking:
- Statistics & Analytics, Marketing Planning
- Behavioural Psychology
- UX Design
- Technical Tools
- Programming
- Funnel Marketing
- e Growth Hacking Strategy.
Quanto guadagna e in quali aziende può lavorare un Growth Hacker?
Seppur molto conosciuta in America, con stipendi che si aggirano tra gli 80.000 e i 100.000 dollari annui (secondo i dati forniti da Indeed) questa figura professionale non è ancora troppo diffusa in Europa e i Growth Hacker in Italia al momento sono ben pochi, il che lascia ampio spazio a tutti quei professionisti di digital marketing che puntano a diventare i più ricercati dalle aziende e dalle agenzie di comunicazione.
Startup, piccole e medie imprese, cosi come grandi aziende sono alla ricerca di Growth Hacker in grado di ottimizzare i costi e sfruttare le risorse che offre il mondo del web.
Quali sono gli esempi più famosi di strategie di Growth Hacking?
Sono moltissimi gli esempi di successo che hanno permesso ad aziende quasi sconosciute di diventare tra le più famose sul panorama internazionale. Ricordiamo Airbnb, che ha ottenuto quasi il 40% dei suoi clienti dal suo “Referral Program”: questo è Growth Hacking.
Hotmail si è fatto strada con un Post Scriptum in fondo a ogni mail: “Ti voglio bene”. Anche questo è Growth Hacking.
Gmail ha lanciato i suoi servizi solo su invito e Mailbox ha ottenuto un milione di utenti in una settimana creando una lista d’attesa di migliaia di persone: altri due esempi di Growth Hacking.
Questi colossi del digitale (all’epoca dei fatti semplici startup) hanno conquistato rapidamente il mercato sfruttando il potere della rete e degli utenti. Accurate strategie di Growth Hacking Marketing, community management e una serie di vantaggi per gli utenti sono state la chiave del loro successo.
Come è possibile trasformare davvero gli utenti in clienti?
Si sente spesso parlare di viralità e di ricette segrete (e facili) che fanno schizzare alle stelle like, follower, visite e lead. Purtroppo c’è davvero tanta confusione intorno al mondo digital, specialmente a quello del Growth Hacking.
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Il Growth Hacking è un approccio scientifico che si basa sulla cosiddetta Growth Hacking Machine.
In questo video Nopadon Wongpakdee, Growth Hacker con 18 anni d’esperienza nel campo delle startup, ospite delle precedenti edizioni del Master part time di Growth Hacking Marketing, parla di come il successo per un team non si basa su una singola tattica, ma sulla costruzione di una vera e propria macchina della crescita, una Growth Hacking Machine, appunto, finalizzata alla produzione di una sempre crescente base utenti.
Questo approccio scientifico si basa sull’analisi dei dati e mira a risultati a lungo termine, in modo da fornire un modello di crescita continuamente testato per individuare processi scalabili, prevedibili e replicabili, che anticipi le esigenze delle persone.
Sei pronto per creare qualcosa di nuovo?