Uno degli errori che vedo fare sempre più spesso, anche da gente che lavora online da anni, è quello di concentrarsi sui singoli strumenti tecnici, senza però padroneggiare il sistema nel suo funzionamento complessivo.
In pratica quasi tutti sono presi e focalizzati sui tool e sulla tecnologia, ma ben pochi pongono la necessaria attenzione nel creare un ecosistema di elementi interconnessi che, nel loro complesso, portino poi risultati tangibili.
Ho dedicato più di un articolo, all’interno del mio blog, all’argomento del pensiero sistemico e anche in questo voglio cercare di fare il più possibile chiarezza su quella che dovrebbe essere la giusta mentalità per portare risultati tangibili.
Come ragionare a sistemi
Partiamo da un presupposto indispensabile: qualunque cosa tu voglia fare online, deve esserci un mercato potenzialmente interessato a ciò che hai da proporre.
Infatti il motivo numero 1 del fallimento della stragrande maggioranza dei business, non solo online ma anche offline, è ciò che gli anglosassoni riassumono in “no market need”, che detto in parole povere significa che non c’è un mercato per quello che vuoi vendere (in pratica a nessuno, o quasi, interessa acquistare il tuo prodotto o servizio).
Detto questo, cosa significa in concreto ragionare a sistemi?
Che tu non vedi più il singolo ingranaggio di cui è composto un business online, ma vedi il sistema nel suo complesso e solo in questo modo puoi davvero comprendere se il business funziona o meno.
Al contrario, anche se può sembrare assurdo e in effetti lo è, là fuori c’è un sacco di gente che considera ogni singolo elemento in maniera prettamente autoreferenziale:
- autoresponder
- pagina Facebook
- pagina opt-in
- sales letter
- annunci sponsorizzati
- traffico web
- eccetera.
Magari per il fatto di star raccogliendo un sacco di contatti, all’interno del loro autoresponder, molti cadono nell’illusione che tutto vada alla grande.
Senza magari starsi a domandare:
- Ma chi sono i contatti che entrano nel mio autoresponder?
- È gente che ha capacità di spendere tot soldi?
- Sarebbero disposti a spendere una certa cifra per la mia offerta?
- l mio prodotto/servizio può davvero interessare a un potenziale market-target?
Allo stesso modo ci sono quelli che gioiscono quando le loro ads sono parecchio cliccate, però poi non si chiedono:
- La pagina collegata alle ads converte bene i visitatori in prospects?
- Questi prospects sono realmente interessati alla mia offerta?
- Anche fossero interessati, hanno davvero la possibilità e la volontà di spendere denaro in ciò che voglio vendergli?
…Insomma spero che, con questi semplici esempi pratici, ora ti sia più chiaro di cosa sia e soprattutto come funziona nella pratica il ragionamento sistemico.
Infatti, con questo modus operandi, non andrai più a considerare ogni parte del sistema a compartimenti stagni, ma sempre in modo strettamente interconnesso alle altre parti e, soprattutto, funzionale al risultato finale che vuoi realmente raggiungere.
Credimi se ti dico che questo è l’unico modo sensato di guardare a un business, per rendersi conto se funziona, oppure se sta accadendo qualcosa di strano, o se proprio non funziona.
Non a caso questo modo di pensare a sistemi è proprio quello che usano tutti i più grandi imprenditori, che hanno aziende che crescono e che aggiungono continuamente cifre ogni anno al loro fatturato.
Volendo concludere: il modo migliore e più efficace di ragionare, quando porti avanti un business online (e non solo online, a dire il vero…), non è mai quello di pensare al singolo ingranaggio ma sempre al sistema nel suo complesso.
In questo modo potrai avere una visione complessiva dall’alto, che ti eviterà di commettere errori a dir poco grossolani perché magari ti focalizzi soltanto su un singolo “ingranaggio” di tutto, diventando così cieco nei confronti del resto.