Intervista a Paolo Corsini: Editor in chief di Hardware Upgrade, il sito sull’hardware più letto in Italia.
Dopo aver pubblicato l’intervista ad Alessandro Banchelli di MasterNewMedia continuano le mie chiacchierate on line anche con Paolo Corsini di hwupgrade.it.
L’entusiasmo, la passione e la professionalità di Paolo (insieme al suo staff) lo ha portato a realizzare un importante progetto on line a livello nazionale.
Prima di inziare volevo ringraziare pubblicamente la pazienza ed il tempo che l’ideatore di Hardware Upgrade mi ha dedicato.
Visto che l’intervista è abbastanza lunga, ho pensato di dividerla in due parti, di seguito le prime 10 domande:
Mik (di blographik):
01. Chi è Paolo Corsini?
Paolo Corsini (di hwupgrade):
32 anni, sposato, vivo da sempre a Luino, cittadina sul Lago Maggiore nota per aver dato i natali ad una infinita serie di comici e per essere una località turistica molto tranquilla.
Passo molto più tempo di quello che dovrei davanti ad un PC, ma appena ho un po’ di tempo per me mi allontano da qualsiasi cosa sia dotata di tastiera.
Mik:
02. Il tuo percorso formativo?
Paolo:
Dopo il diploma liceale, mi sono laureato nell’ormai lontano ’98 in Economia e Commercio, specializzandomi in Matematica Finanziaria.
Ho di fatto messo gli studi nel cassetto, in quanto ho iniziato a lavorare alla prima forma di Hardware Upgrade nel momento in cui stavo preparando la tesi, e una volta conseguita la laurea ho cercato di giocare le mie carte in questa strada.
A parte qualche lavoro per arrotondare durante gli studi, non ho altre esperienze professionali da segnalare.
Mik:
03. Eventuali studi, collaborazioni precedenti, attuali e future?
Paolo:
Non ho mai preparato un curriculum vitae, in quanto il mio primo lavoro è quello che tutt’oggi svolgo.
Hardware Upgrade è nato inizialmente come hobby di uno studente universitario appassionato di tecnologia e di PC, che non ne poteva più di lavorare alla propria tesi.
Una volta laureato ho cercato di trasformare questa passione in un lavoro, valutando se fosse possibile costruirsi un’occupazione on line (parliamo del 1998) partendo da nulla; a tutt’oggi continuo a fare quello, in buona sostanza.
Non collaboro con nessuna altra testata, in quanto preferisco concentrare le mie risorse ed energie in quello che è il “mio” progetto.
Mik:
04. La tua attuale occupazione e le tue “mansioni su hwupgrade”?
Paolo:
Di Hardware Upgrade sono da un lato direttore editoriale, quindi coordino la redazione e gestisco tutto quello che viene prodotto come contenuti e servizi assieme alle persone che vi lavorano.
Dall’altro lato, ho la proprietà della società a monte di Hardware Upgrade, occupandomi quindi anche della parte amministrativa.
Potrei sintetizzare dicendo che sono un giornalista-imprenditore, anche se i due termini messi uno accanto all’altro stridono.
Mik:
05. Come è nata l’idea di hwupgrade e come l’hai sviluppata nell’arco degli anni?
Paolo:
L’idea è nata, nella sua prima implementazione, in modo molto semplice:
passavo molte ore on line recuperando informazioni, mi piaceva l’idea di condividere con appassionati come me quel poco che andavo imparando ogni giorno sia leggendo on line, che facendo i miei primi test sui componenti.
La conseguenza diretta è stata quella di aprire una sorta di homepage, dove al posto di fotografie personali c’erano le prime guide sul PC.
Col passare dei mesi il traffico è aumentato e ovviamente il mio impegno è stato sempre più assiduo; in quel periodo fare 100 visitatori in homepage al giorno era un risultato di tutto rispetto, e sorrido dicendo questo nel pensare all’entusiasmo per quei risultati in quel periodo.
Mik:
06. Come mai la scelta di registrare hwupgrade come testata giornalistica?
Paolo:
Da una parte, il voler meglio tutelare il nostro lavoro di redazione, e valorizzare al meglio quello che ogni giorno i miei collaboratori producono e pubblicano.
Dall’altra, una forma di rivincita verso una sorta di “ghettizzazione” che ho letto in tanti giornalisti IT che ho conosciuto in questi anni.
Mi sono sempre sentito criticare come l’on line fosse la terra di nessuno, che l’informazione non potesse essere controllata:
l’essersi registrati come testata giornalistica è stato quindi un volersi mettere sullo stesso piano, facendo capire che quello on line è solo uno dei tanti media a disposizione.
Ho l’impressione, vedendo anche l’andamento generale delle riviste IT su carta, che in realtà in quelle parole intravedessero un futuro difficile, nel quale il pubblico storico delle riviste IT su carta si spostasse on line per informarsi.
Mik:
07. Hai progetti per l’immediato futuro di Harware Upgrade?
Paolo:
Troppi per raccontarli tutti.
Il bello, e allo stesso tempo il brutto, dell’on line è che bisogna ogni giorno mettere in discussione quello che viene creato e sviluppare nuove idee.
Mi piace pensare al nostro lavoro di redazione come a quello di una testata giornalistica, che però non chiude un numero al mese ma uno ogni giorno.
Mik:
08. E’ possibile diventare co-editori o collaboratori?
Come scegli i tuoi collaboratori?
Paolo:
Preferisco operare con persone che lavorano in redazione, in quanto in questo modo si può meglio sfruttare sia il laboratorio di test, sia mettere in condivisione le competenze che ogni redattore ha.
Abbiamo alcuni collaboratori esterni che curano specifici canali editoriali, ma in generale la stragrande maggioranza del lavoro è svolto all’interno della redazione, sia per la gestione delle notizie che per la realizzazione degli articoli.
Come diventare collaboratori?
Riceviamo molte richieste in questa direzione, soprattutto da parte di appassionati; tipicamente preferiamo lavorare in redazione, e magari contattare direttamente noi persone che abbiano scritto articoli per altri siti che valutiamo interessanti.
Mik:
09. Che impegni occorrono per sostenere un progetto del genere, ti aiutano molto i tuoi collaboratori o sei tu a gestire la gran parte del portale, incluso il forum ed il blog?
Paolo:
L’impegno è notevole, dovendo bilanciare sia la parte editoriale che quella economica della struttura.
Ovviamente il carico di lavoro è elevato per tutta la redazione; lavoriamo in ufficio in 6, con mansioni e impegni di tipo diverso.
Ogni redattore è specializzato in una serie di ambiti verticali, anche se in generale ognuno può trattare in modo completo di uno qualsiasi dei temi che trattiamo sul sito.
Mik:
10. Da quali tipi di ricavi economici riesci a mantenere attivo il tuo progetto?
Paolo:
Spesso mi viene chiesto, da amici o conoscenti, quale sia il mio lavoro.
Mi piace rispondere con la frase “regalo consigli“, in quanto è in effetti quello che io e i miei collaboratori facciamo ogni giorno.
Il modello economico di Hardware Upgrade si fonda sul mercato pubblicitario di conseguenza i costi di tutta la struttura, gli stipendi della
redazione e dei collaboratori vengono coperti dal fatturato pubblicitario.
Abbiamo una struttura abbastanza complessa, che si è andata ad evolvere nel corso degli anni.
Da un lato, una persona in redazione che si occupa in modo specifico di tutta la parte pubblicitaria nazionale e che quindi ci permette di tenere separata la parte commerciale e marketing con quella editoriale.
Dall’altra, due agenzie una a Taiwan e una a Londra che gestiscono le pianificazioni pubblicitarie per noi con aziende internazionali che non sono direttamente presenti in Italia.
Mik:
Ovviamente in questo caso non voglio conoscere i tuoi profitti ma voglio capire se il tuo progetto è economicamente stabile e fruttifero.
Mi interessava saperlo per far presente ai lettori che lavorare bene nel web porta giustamente a dei buoni ricavi, ma solo con molta fatica e professionalità si può raggiungere il successo di Hardware Upgrade.
Paolo:
Più che giusto.