C’è scetticismo nell’usare ancora i blog come strumento per promuovere un’azienda?
Vediamo cosa ne pensa Dario Ciracì in questo guest post.
Di seguito tutti i dettagli.
Meglio preferire il Social Media Marketing ai Corporate Blog?
di Dario Ciracì
Con l’avvento e il moltiplicarsi dei social network e l’aumento sempre costante dei suoi iscritti, le reti di comunicazione e di informazione nel web sono sempre meno facili da seguire.
Fino a cinque anni fa il blog, che iniziava ad entrare nella parole riconosciute dai navigatori più assidui della rete e stuzzicava il loro interesse e senso di innovazione legata al web, era a tutti gli effetti il principale mezzo di comunicazione e informazione che tra i primi, entrava di diritto tra gli strumenti che introducevano la nascita del Web 2.0.
Le caratteristiche di semplicità d’utilizzo unita alle possibilità di partecipazione e interazione, ne fecero subito un potente mezzo sociale di informazione “user-generated” dal forte impatto sia sociale che prettamente tecnico, in quanto potevi indicizzarti sui motori di ricerca semplicemente postando una notizia importante prima degli
altri.
Ricordo ancora quando anni fa aprii il mio primo blog con splinder, la prima piattaforma open source riconosciuta per il blogging, ma non è di questo che voglio parlarvi.
Recentemente, dati alla mano, sempre più persone dimostrano il loro scetticismo sul continuare ad utilizzare un blog, alla luce delle possibilità informative e partecipative rese possibili dai social
network come Facebook e Twitter, che molti affermano preferire ai blog in quanto lo considerano alla stregua dello stesso, ma in formato ridotto, riferendosi al limite di scrittura in 140 caratteri.
Il problema, a mio avviso, sorge quando questa “ostentazione” la si fa nell’attuare strategie di social media marketing.
Mi diverto spesso a valutare grandi e piccoli brand nazionali e non, analizzando la comunicazione che utilizzano, le strategie di marketing utilizzate (se puntano al non-convenzionale, regalano sconti, fanno testare prodotti o semplicemente promuovono i loro prodotti/servizi) e soprattutto, vedere in quali canali sono presenti.
Sito web e blog integrato a più canali social o solo una mera paginetta Facebook (magari creata, nella peggiore delle ipotesi, come contatto personale) e un sito web dal quale non si invita neanche gli utenti a seguirli su Facebook?
Bene, quello che ho potuto notare è che ci sono tante piccole attività che non utilizzano un blog e grandi aziende che sono presenti nei social e preferiscono comunicare solamente da li, evitando di investire tempo e denaro in una persona che rediga articoli di qualità da postare in un corporate blog.
Ormai da un paio d’anni, soprattutto per via di voci provenienti dagli States, dove sono sempre un passo avanti rispetto a noi, si parla di “morte dei blog”.
I blog stanno morendo dicono gli esperti di comunicazione, a causa, soprattutto, del moltiplicarsi dei social network e della sempre più evidente evoluzione degli stessi in piattaforme che vogliono somigliare ai blog, ma essere al tempo stesso, di più semplice e immediata utilizzazione per l’utente.
Quello che spesso non viene valutato, sono i benefici che un blog può dare in una strategia di social media marketing all’azienda che lo utilizza.
Vediamone tre.
I vantaggi dell’utilizzo di un blog per il Social Media Marketing
1. Presenza istituzionale nella rete del brand, della “mission”, o della storia che l’azienda vuole promuovere col social media marketing.
Nel social media marketing, il corporate blog può essere creato per rappresentare ufficialmente la “voce” dell’azienda, ossia la presenza istituzionale attraverso cui l’azienda comunica con i propri clienti/utenti, da cui è possibile seguire aggiornamenti, lancio di nuovi prodotti e servizi, partecipare ad attività di co-creazione del prodotto, partecipare ed essere aggiornati su eventi e soprattutto leggere notizie su temi che ruotano attorno al “core business” dell’azienda.
Faccio un esempio:
se sono un’azienda che produce carta, prendiamo la Fabriano, posso utilizzare il blog per sposare una causa sociale legata all’ecologia, come produzioni a basso impatto ambientale o la promozione di vendita di carta riciclata (cosa che magari non fanno! :-D), scrivendo post che da un lato sono preziose fonti informative e dall’altro toccano al cuore i consumatori etici.
2. Efficacia del blog per il SEO
A differenza dei social network come Facebook e Twitter, dove le notizie postate come status update si indicizzano si, soprattutto in real-time, per poi scomparire tra la marea di pagine delle serp dei motori di ricerca, gli articoli postati da un blog, soprattutto se ottimizzati lato SEO e posizionati con parole chiave rilevanti per l’azienda e riconducibili a quello che si promuove con la strategia di social media marketing e quindi prodotti/servizi, eventi non convenzionali, cause sociali, si indicizzano in fretta ma con la differenza di posizionarsi nelle prime posizioni dei risultati di ricerca.
Ma le potenzialità SEO di un blog non finiscono qui: inserendo all’interno della homepage il fan box di Facebook e le icone degli altri social e importando i feed del blog ad esempio nella pagina facebook, si crea quell’effetto virale che contribuisce da un lato, a far aumentare il numero di iscritti ai canali social dell’azienda e dall’altro a far aumentare il traffico al blog, migliorare il posizionamento per le keyword scelte e aumentare il grado di “trust” dello stesso.
E poi parliamoci chiaro, da una pagina facebook aziendale è sempre meglio linkare i propri post che quelli presi da altre fonti.
Attribuisce all’azienda un senso di univocità e volontà di partecipare nella comunicazione bidirezionale coi propri clienti.
3. Inserimento in circuiti virali di comunicati stampa e social news
Questo è un altro aspetto, in parte legato al SEO, sempre non trascurabile. Le notizie postate da un corporate blog, possono essere inserite in diversi circuiti di comunicata stampa, o siti di social news come OkNotizie, WeMedia, Wikio e Diggita, rientrare negli “hot topic” se ricevono diverse letture e rimanere tra le più lette per diverso tempo, portando traffico al blog, favorendone il posizionamento sia nei motori di ricerca, sia di marketing vero e proprio, mediante la differenziazione dai concorrenti.
Oggi dunque, con pochi sforzi e piccoli investimenti è possibile creare un blog per promuovere qualsiasi tipologia di attività, dalla più piccola alla più grande.
E’ possibile utilizzare il blog per promuovere una multinazionale o per fare social media marketing per ristoranti, per lanciare un evento offline organizzato da un’azienda o per postare notizie su temi che ruotano attorno ai campi d’azione o alla localizzazione geografica della stessa.
I benefici sono tanti, e sono sempre convinto che se un’azienda tiene alla propria reputazione e a una presenza visibile e percepibile nella rete, non potrà fare a meno di utilizzare un blog.
Autore: Dario Ciracì di Web in Fermento, web agency specializzata in Marketing per il Social Web e New Media Design.