Durante l’ApCamp 2010, Michele Caivano ha presentato un intervento dedicato alle penalizzazioni nei motori di ricerca.
Ho registrato circa 30 minuti in video, che fortunato che sei a leggere blographik!
Inizia con questo articolo, la mini serie dedicata alle penalizzazioni di google.
Grazie all’aiuto di Michele, che volevo ringraziare per la sua partecipazione gratuita all’Apcamp 2010 attraverso la diffusione della sua esperienza sul campo, potrai conoscere meglio alcuni concetti molto importanti che ti saranno utili per portare avanti il tuo blog, senza rimanere impantanato in questi problemi.
Dai un’occhiata a questi primi 4 minuti di riprese, Michele ci offre un’introduzione a come i motori di ricerca potrebbero buttarci fuori dai loro risultati.
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Perchè Google Potrebbe Penalizzare il tuo Blog?
Video intervento di Michele Caivano all’ApCamp 2010 di Ascoli Piceno.
Qui trovi la trascrizione integrale dell’intervento.
I link cercano di modellare il concetto di reputazione.
Ogni tentativo quindi di migliorare la propria reputazione in modo illecito, viene penalizzato dai motori di ricerca.
Google assegna un posizionamento.
Il nostro sito è interessante?
Saremo primi, secondi, terzi etc, a seconda del grado di rilevanza, autorevolezza e popolarità del sito stesso.
Se io cerco di barare, entrano in azione i filtri antispam.
Non conta fare un sito (o blog) che sia tecnicamente efficiente, dobbiamo anche considerare che quel progetto, prima ancora di essere un mezzo tecnico, è uno strumento di comunicazione.
I principali utenti del sito saranno 2:
- gli utenti in carne ed ossa;
- i motori di ricerca.
Questi ultimi hanno una visione semplificata dei contenuti, ma molto più complessa del rilevamento dello spam.
Se compi un’azione particolare come nascondere i contenuti di un testo, inserire un javascript che porta ad un sito che contiene un virus, e altre operazioni strane, il normale utente non se ne accorge, i motori di ricerca invece, sono in grado di rilevarle.
Se google si rende conto di un’eventuale infrazione delle sue linee guida, il sito viene penalizzato.
Immagina questa penalizzazione come un cartellino giallo o rosso (in base alla gravità della penalizzazione).
Esempio:
Un albergatore mi dice che vuole un sito che gli consenta di far effettuare delle prenotazioni via web al suo albergo da parte dei visitatori.
Il sito, prima ancora di consentire le prenotazioni dal punto di vista tecnico , deve essere in grado di accogliere l’utente.
Il navigatore deve essere in grado di trovarlo, non a caso prima abbiamo di information retrival.
L’informazione non deve essere solo presentata all’utente, ma deve essere strutturata per essere anche reperibile ai motori di ricerca, che non sono che delle macchine.
Se google si accorge di un’operazione strana sul mio sito, prende il posizionamento di partenza, che viene poi decurtato.
Quando un utente va sul motore di ricerca e scrive una determinata query, in realtà gran parte dei click vanno a finire sui siti presenti nelle prime posizioni.
Tu stesso difficilmente vai oltre la terza pagina dei risultati, quando stai cercando qualcosa, già oltre la quinta non ci arriva mai nessuno ;).
Ecco perchè il posizionamento nei motori di ricerca è fondamentale, non serve avere un sito se poi nessuno è in grado di trovarlo.
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