Stavo preparando quest’articolo sul posizionamento dei siti web per mostrarti l’intervista integrale fatta a Giorgio Tave via Skype per promuovere WebRevolution, il suo ultimo evento dedicato alla seo e al web marketing.
Riascoltando tutte le sue risposte, penso sia uscita fuori davvero una bella serie di chicche utili per te che sei interessato a capire come usare gli strumenti messi a disposizione da google per promuoverti online e per scalare le classifiche nei risultati di ricerca.
Sei curioso delle domande sulla seo fatte a Giorgio? Bene, allora continua a leggere e guarda qui sotto le video risposte che reputi più interessanti.
Ecco cosa ho chiesto a Giorgio:
- Quali sono le potenzialità di Google Plus?
- Consiglieresti a un’azienda italiana di muoversi, oggi, su Google Plus?
- Come si fa a tenere viva una community come quella di GT?
- Quali evoluzioni dobbiamo aspettarci da google nei prossimi anni?
- Puoi darci tre consigli pratici per migliorare la propria ‘presenza’ sul proprio canale YouTube?
Quali sono le potenzialità di Google Plus?
Google Plus non è solamente un social network ma è uno strumento che consente a Google di migliorare tutto il mondo della ricerca.
Infatti da Google Plus si possono influenzare non solo le ricerche organiche ma anche quelle dei contenuti dei nostri amici. E’ quindi uno strumento d’integrazione globale con tutto il mondo della ricerca, da quella organica alla ricerca local, per esempio. Quando noi scriviamo qualcosa su google, già oggi si vedono le valutazioni di un ristorante da parte dei nostri amici.
Consiglieresti a un’azienda italiana di muoversi, oggi, su Google Plus?
Io lo consiglio sopratutto a chi ha un’attività locale, come ristoranti, bar, gommisti, e a qualsiasi azienda presente sul territorio. Questo perché una volta che apri una pagina business su Google Plus e ne hai rivendicato la paternità, tu hai la possibilità di gestirla, inserendo aggiornamenti, video, immagini, chiedere recensioni, eccetera.
Puoi influenzare tanti contenuti presenti in rete. Se ad esempio pubblichi qualcosa all’interno della pagina business di Google Plus, tutti i tuoi amici possono vedere ciò che hai inserito all’interno delle ricerche di Google.
La cosa più importante però è di sicuro il mondo local, perchè una volta che tu hai fatto un buon lavoro su questa pagina, immaginiamo un gommista che riesce a ricevere recensioni direttamente su google plus, commenti e interazioni, dei suoi clienti, cosa succede?
Nelle SERP di Google quando un amico di queste persone che hanno interagito con il gommista, cerca qualcosa di correlato, i contenuti di questa pagina business vengono evidenziati nei risultati di ricerca, sopratutto le recensioni.
Infatti, se sei il proprietario di un ristorante e riesci ad avere delle recensioni su Google Plus, tutti gli amici che cercano quel ristorante, vedono che è stato valutato dai propri contatti.
Io non considero Google Plus un social network, non dico di utilizzarlo perché fa tanto traffico, ma sfruttalo come strumento per impostare correttamente tutta l’influenza nei risultati di ricerca.
Come si fa a tenere viva una community come quella di GT?
Secondo me, per progetti di questo tipo si deve puntare in alto. Non c’è una via di mezzo, sopratutto con l’uso attuale che viene fatto oggi dei social network.
Noi siamo abituati a pensare che, siccome ci sono tante persone su twitter, ad esempio, dobbiamo utilizzarlo con un buon programma editoriale per il posizionamento di siti web, e questo è corretto. Però spesso ci dimentichiamo di ciò che noi abbiamo.
Se le informazioni che condividiamo le diffondiamo esclusivamente nei social network poi le persone che ci seguono si abituano a riceverle solo da questi canali.
E’ chiaro a tutti che l’interazione nei blog con i commenti e e le discussioni nei forum è calata nel corso degli anni, a favore di una maggiore presenza nei social network.
Questo perché noi abbiamo abituato i nostri lettori che pubblichiamo nei social i nostri contenuti, e questo è più che giusto, però bisogna vedere quali tipi di contenuti sono calati su forum e blog.
Sui forum, ad esempio, le sezioni che sono andate peggio negli ultimi anni sono quelle legate allo svago, il classico off topic, i post che vanno fuori tema. Questi argomenti sono calati perchè le persone ora divagano di più nei social network.
Nelle sezioni tecniche del nostro forum l’attività non è calata. Una persona quando ha un problema lo chiede sul forum perchè sa che ci sono degli esperti aggiornati costantemente. Però mi rendo conto che c’è difficoltà per chi ha un blog o delle piccole realtà online.
Il mio consiglio è di creare dei contenuti esclusivi e abituare i nostri lettori a seguirci anche tramite social network, ma non dobbiamo focalizzare la nostra attenzione solo su questo tipo di interazioni. Io dico sempre che la base di tutto è avere un programma editoriale, questa è la cosa più importante.
Dobbiamo avere in testa quali sono i nostri obiettivi (non dobbiamo lavorare solo al posizionamento dei siti web) e sapere cosa dobbiamo fare e pubblicare settimanalmente per raggiungere lo scopo per cui il nostro progetto è stato creato, evitando tutto il rumore presente in rete.
Puoi darci tre consigli pratici per migliorare la propria ‘presenza’ sul proprio canale YouTube?
Guarda, da quando c’è stato il rinnovo grafico di Youtube, c’è stato un cambiamento abissale nella piattaforma.
Ci sono un sacco di persone che si iscrivono ai canali e li utilizzano, e i brand questa cosa l’hanno capita. Secondo me quest’anno avremo un’esplosione dell’utilizzo da parte dei brand di Youtube.
Quando ho visto il cambio grafico ho notato subito quello che stavano facendo ed è effettivamente una cosa molto importante perchè mentre prima Youtube era più simile ad un social in cui fare zapping in giro tra i video, oggi è più una fruizione consapevole dei video che tu vuoi ricevere.
Quindi le persone si stanno abituando a crearsi una propria scaletta, e questo è molto importante.
Tra le aziende che ho visto arrivare su Youtube, ce ne sono di tutte le tipologie, dalla televisione che fa lavori eccezionali, alle società sportive, alle piccole e medie imprese, all’azienda che fa la salsa di pomodoro o i prodotti per la pelle, c’è di tutto.
Ora Youtube è cambiato e utilizzarlo com’era prima è scorretto, quindi la cosa più importante in assoluto se si vuole essere presenti su youtube è quella di creare un progetto video.
Tu non puoi sfruttare Youtube pensando di caricare un video e poi vedere come va, perchè non funziona a spot, magari può andarti bene una volta ma non è la strategia giusta.
Oggi Youtube funziona come tutto il resto del web, se vuoi avere successo con questo social network, non puoi aspettarti di raggiungerlo dopo due mesi.
Il successo arriverà dopo aver creato un progetto editoriale e dopo aver abituato gli utenti a seguirti. Quindi la strategia migliore da seguire è:
- avere una bella copertina,
- creare delle playlist dove spieghi all’utente che tipo di video offri, in modo che possa scegliere se fruire dei tuoi contenuti o meno.
Se non puoi portare avanti una programmazione con una presenza costante su Youtube, io sconsiglio proprio di utilizzare questo canale per il posizionamento di siti web o per aumentare la tua brand reputation online.
Se ci devi essere per inserire un video ogni due mesi, tanto per tenere aggiornato il canale, lo puoi fare ma sappiamo che non otterrai il massimo.
Il passo successivo è quello di usare delle buone strategie di web marketing per diffondere i tuoi video online, te ne cito tre fondamentali:
1. Incentiva il tuo pubblico ad iscriverti al tuo canale
Puoi farlo con due strumenti:
- un link che consente alle persone una volta che cliccano, di arrivare sul proprio canale e vedere un popup che suggerisce di iscriversi.
- il badge del canale Youtube che è come il “mi piace” di facebook da inserire sul tuo sito o blog. Permetti all’utente di iscriversi senza andare direttamente su Youtube, direttamente dalle pagine del tuo sito.
2. Crea dei sottotitoli
Con i sottotitoli su Youtube si hanno diversi vantaggi. Se aggiungi ai tuoi video un titolo, una descrizione e le tag, Youtube te lo ottimizza solo per quelle parole che hai inserito.
Vieni invece ottimizzato anche per i contenuti che aggiungi nei sottotitoli. Quindi il primo vantaggio che ottieni è un aumento della velocità di indicizzazione e della visibilità del video.
Il secondo vantaggio che raggiungi è la traduzione automatica. Se aggiungi i sottotitoli in lingua inglese, Youtube li traduce in automatico nella altre lingue.
Inoltre l’uso dei sottotitoli permette a coloro che hanno problemi visivi o di udito, di fruire lo stesso dei suoi contenuti. Questo perchè Youtube ha un motore di ricerca verticale dedicato ai sottotitoli, e tutte le persone che hanno questo tipo di problemi, possono fruire del video con le loro applicazioni.
Per noi sembra un mondo lontano e distante, in realtà su Youtube stesso ci sono parecchie persone con queste disabilità che chiedono di fare video accessibili perchè loro fruiscano di questi contenuti e addirittura ci mostrano loro stessi come fanno, basta cercare online.
3. Usa i tag
I tag sono molto importanti. Bisogna utilizzarli tutti quelli che Youtube ci mette a disposizione. Ogni motore di ricerca utilizza i tag in modo diverso. Per google non contano niente invece per Youtube sono importantissimi.
Su Youtube la fruizione di un video non è semplicemente a tema. Cioè se io vado su google.it e cerco qualcosa, faccio una query molto specifica. Su Youtube una volta che faccio una ricerca, posso fare zapping anche tra i video correlati. I tag sono in funzione del singolo video, ma anche di tutte le probabili correlazioni con altri canali.
Il 28 Giugno si terrà a Roma, l’edizione 2013 di WebRevolution. Puoi spiegarci meglio di cosa si tratta?
Guarda, l’idea è nata tanti anni fa, poi finalmente quando siamo cresciuti con lo staff, l’anno scorso siamo riusciti a mettere un primo mattoncino creando al prima edizione.
L’idea è di creare questo festival del web marketing che negli anni possa cambiare la formazione seo in Italia. Io ci credo molto perché partecipo da anni a tanti grandi eventi, fiere e roba varia, però la formazione non è il punto centrale.
A me questo dispiace un pò perché se tu hai xxx mila persone che vengono ad un evento dal vivo, se tu le formi, ti può cambiare il settore. Se ti vengono 2 mila persone ad un evento e le formi correttamente non sono solo 2 mila. Se in media ogni partecipante segue dieci aziende, parliamo almeno di 20 mila progetti online che possono applicare delle modifiche di miglioramento dalle conoscenze seo acquisite per il posizionamento di siti web.
C’è sempre dispiaciuto vedere grandi fiere dove la seo viene presa in giro, o altre cose vengono considerate più di quello che sono, o viene fatta solo una promozione commerciale, ma la formazione vera non c’è.
Noi siamo bravissimi in tante cose, ad esempio come piccoli artigiani. Bene, nella formazione noi siamo bravi come queste piccole realtà italiane. Con tutti il team ci siamo posti l’obiettivo di fare questo tour di eventi formativi in giro per tutta Italia, ormai attivo da otto anni. E abbiamo detto, “vogliamo portare i più bravi relatori che scoviamo in giro per l’Italia e vogliamo trovare sempre nuove persone“.
Quindi l’idea del festival qual è? Noi andiamo in giro per l’Italia, raccogliamo le persone più competenti e le portiamo tutte all’interno di un evento, in modo da creare una festa della formazione, per raccogliere il meglio che abbiamo in Italia sulla seo e il web marketing. Questa è l’idea e speriamo di riuscire ad avere successo anche quest’anno.