Dopo molti mesi dall’ultima chiacchierata, tornano le interviste on line che tanto piacciono ai lettori di questo blog.
Vuoi sapere che ho voluto intervistare questa volta?
Una brava web designer freelance che con tenacia e qualità del suo lavoro, sta diffondendo anche in rete la sua personalità, anche grazie alle sue competenze lato SEO ;).
Come sempre ti invito a partecipare nei commenti per approfondire le risposte di Laura De Masi.
Ecco l’intervista.
Mirko D’Isidoro
Chi è Laura De Masi?
Com’è nata in te la passione per il web design?
Sei esclusivamente un web designer oppure hai altre specializzazioni (programmazione, SEO, grafica in genere etc.)?
Laura De Masi
Un saluto a Blographik e innanzitutto un grazie a Mirko per avermi dato la possibilità di presentare me e il mio lavoro.
Laura De Masi è una Web Designer Freelance, ossia una ragazza che dopo 7 anni di gavetta in diverse agenzie ha deciso di uscire allo scoperto e lanciarsi nel mondo della libera professione.
Ho sempre saputo che avrei fatto questo lavoro, da quando nel 1996, a 15 anni, mi ritenevo una delle poche fortunate ad avere in casa un modem e ad usufruire di servizi preistorici come Netmeeting (una delle prime Chat della Microsoft); la mia passione infatti è nata guardando mio padre che vivisezionava ipertesti preso da un’innata curiosità, è stato lui a farmi notare che un tag chiamato <b> produceva addirittura un grassetto!
Dopo 13 anni devo dire di esser diventata più brava di lui!
Scherzi a parte, finito il liceo ho seguito un corso di grafica pubblicitaria e marketing, all’epoca non esistevano ancora corsi di web design e quindi tutto ciò che ho imparato lo devo alla mia curiosità e all’aiuto di tanti ragazzi che attraverso forum e community hanno condiviso le proprie conoscenze negli anni.
Aver seguito le tendenze del web design all’inizio del 2000 per me è stata una grande scuola, le connessioni erano lente per cui bisognava saper ottimizzare immagini e documenti alla perfezione, e, visto l’uso sconsiderato di tabelle, di immagini ce ne erano davvero tante!
Un’altra grande passione è il SEO, non sono assolutamente una professionista del settore ma i traguardi raggiunti assieme ai clienti che ho seguito mi hanno portato grandi soddisfazioni anche da questo punto di vista. Ma c’è tanto da studiare ancora.
Quali programmi usi solitamente per la realizzazione dei tuoi progetti?
Trovo che l’ultima suite dell’Adobe sia uno strumento indispensabile per lo sviluppo web, tuttavia Fireworks è l’unico programma che consiglio vivamente ai web designer.
Mi son trovata diverse volte a combattere contro il “fan club” di Photoshop ma a lungo andare ho avuto la meglio.
Da pochi mesi hai creato il tuo nuovo progetto: webmagazine.it.
Puoi parlarcene, soprattutto, oltre ai contenuti puoi offrirci spunti utili su come hai creato lo stile, la scelta dei colori, il font, la grafica.
Web Magazine è in cantiere da anni, ma non aveva un nome.
C’erano idee, liste di argomenti e articoli da trattare ma mancava un piccolo minuscolo particolare che avrebbe fatto la differenza, e cercando un nome originale, un nome creativo e brillante son passati gli anni.
Poi ho cambiato strada e ho iniziato la mia caccia al dominio impossibile.
A questo punto vi svelo un segreto, dietro tutta la banalità del nome si nasconde uno pseudonimo “per nulla pretenzioso”: Web Magazine in realtà deriva da “Web Maga” …
Non vorrei deludervi ma l’intero progetto grafico è nato in una mezza giornata in cui ho abbandonato tutto per seguire un’improvvisa ispirazione, ho ripreso lo stile “lampone e mandarino” del mio sito personale e ho accostato il nuovo marchio.
Ho usato un font che adoro per la sua flessibilità alle varie dimensioni [z] Arista, e che mi ha permesso di giocare con le iniziali di Web Magazine (di forma uguale e specchiata) fino a permettermi di rappresentare esattamente ciò che mi ero prefissata.
Una sorta di diavoletto che rovesciato diventa il copricapo del personaggio un po’ svitato che ha preso vita tra i vari articoli.
Di solito per un progetto come webmagazine.it o altri siti web da te realizzati, quali sono gli step per raggiungere il progetto finito?
Intendo dall’iniziale rapporto con il cliente per trarre informazioni utili, alla creazione del tema grafica, alla realizzazione delle pagine in xhtml etc.
Il metodo che uso per i miei progetti personali è parecchio diverso da quello che adotto in via professionale, in quest’ultimo caso cerco di prendere “per mano” il cliente e istruirlo per poterlo coinvolgere in tutte le fasi.
Spesso chi ha bisogno di un sito web non conosce pienamente le possibilità offerte dalla rete per cui è bene illustrare tutti i vantaggi che è possibile ottenere progettando un sito che vada oltre i capricci creativi del dirigente d’impresa.
Sul lavoro sono di una precisione che a volte spaventa anche me stessa!
Il metodo operativo che adotto è diviso in diverse fasi accompagnate da rispettivi documenti che permettono al cliente di poter seguire (e capire!) le procedure e a me stessa di riuscire a gestire diversi progetti contemporaneamente… e quindi prendere tempo!
Riassumendo il tutto: si inizia con una ricerca approfondita del settore merceologico relativamente alla presenza su internet, per poi delineare la tipologia di sito necessario al raggiungimento della mission del cliente per poi rilasciare un primo wireframe che andrà discusso in sede di brief.
Il resto sono colori, il resto è tecnica, il resto sono buon gusto e rispetto degli standard.
Il resto è assolutamente importante ma la base è fondamentale.
Da dove trai le informazioni per scrivere i tuoi articoli su webmagazine.it?
I miei articoli spesso non sono altro che risposte alle numerose email che ricevo. Sono in contatto con tanti ragazzi che iniziano ora ad avvicinarsi a questo mondo e mi chiedono di tutto, dalle scuole da seguire, ai libri da leggere. Inoltre scandaglio quotidianamente i forum del settore e cerco di capire quali sono le domande che vengono poste più frequentemente.
Così decido di rispondere in maniera pubblica ed ecco l’articolo.
Per il resto ci sono le riviste a cui sono abbonata, i telegiornali, e qualche conoscenza oltremanica che mi “passa” argomenti che in Italia non sono ancora del tutto arrivati.
A livello economico, il tuo blog ti sta portando buoni risultati, oppure hai altri obiettivi in merito a questo progetto?
Beh certo! Ho guadagnato quasi 30 centesimi!
Web Magazine in realtà non ha nessun fine economico, è nato perché, come ho detto prima, devo molto alle persone che tramite le community mi hanno aiutato a superare scogli immensi.
Ho deciso di inserire qualche annuncio pubblicitario per ripagare soprattutto le fotografie che acquisto e ovviamente lo spazio web, ma di questo passo credo che mi godrò solo un caffè offerto gentilmente da Google.
Quanto ti impegna in termini di tempo l’aggiornamento costante del blog?
Ultimamente c’è stato il primo restyle, ho inserito abstract e thumbnail per ogni articolo per dare più dignità alle pagine di categoria e ho modificato leggermente la homepage. Beh.. in quei casi non ho seguito le mie “best practices” e infatti i miei occhi chiedono ancora pietà.
Cerco di pubblicare almeno 10 articoli al mese e spero davvero di riuscire a rispettare questa cadenza.
In genere dedico blog un paio di ore la sera, in ufficio si lavora, a casa posso dedicarmi al blog. Il fine settimana però computer spento. Mai trascurare la vita privata.
E’ possibile collaborare come autori insieme a te su webmagazine.it?
La prima collaborazione è stata un vero successo.
La rubrica “Web Designer e Fisco” è stata curata completamente da Antonio – mio commercialista ma soprattutto compagno di vita – e per il momento i suoi articoli restano i più seguiti.
Spero davvero in future collaborazioni, le idee sono tante.
Quali siti/blog/forum consulti giornalmente che reputi fondamentali per un web designer?
Html.it da anni resta un punto di riferimento per i web designer in Italia, vorrei però muovere un’unica critica al blog Edit che spesso non fornisce contenuti originali ma si limita a citare blogger internazionali.
Nel mio reader vi sono una ventina di feed, ma da anni seguo con particolare interesse A List Apart , Smashing Magazine e Vandelay Design il quale contiene tutorial interessanti, tra gli Italiani invece apprezzo naturalmente Blographik, Italian Web Design, e il Blog dell’IWA che fornisce informazioni sull’andamento delle più concrete attività nazionali riguardo il web design
Scrivi per altri blog e/o hai progetti-collaborazioni per l’immediato futuro?
Nel 2008 ho collaborato attivamente con Italian Web Design con cui ho pubblicato una serie di articoli legati al mondo del Web Marketing e SEO, è stata un’esperienza decisamente interessante e non escludo future collaborazioni.
Al momento però gli impegni di lavoro non mi permettono di dedicarmi pienamente nemmeno a Web Magazine.
Secondo te quali saranno le “tendenze grafiche del web design” del 2009?
A mio avviso nel 2009 continuerà il processo di “rimozione dal superfluo” che è iniziato con l’avvento del web 2.0.
Sempre più spazio a contenuti e interattività e sempre di meno per elementi puramente grafici.
Con questo non significa che la creatività verrà messa da parte, è uno stile, una tendenza verso il minimale che lascia il posto a sperimentazioni tecnologiche come siti “one page” o addirittura sviluppati in orizzontale.
Meno flash, bandite le ombre troppo vistose, al rogo i font troppo piccoli.
La grafica si sta ripulendo del superfluo ma maggiore attenzione viene data alla tipografia, un testo ben formattato è già sinonimo di un sito graficamente corretto.
Hai dei libri da consigliare riguardo il web design o la grafica?
Di libri ne ho letti davvero tanti e continuo a comprarne.
Consiglio vivamente Don’t Make me Think , un libro di Steve Krug che introduce all’usabilità dei siti in maniera brillante e ironica.
Inoltre ho apprezzato tantissimo Transcending CSS (titolo italiano “Oltre i CWSS”) di Andy Clarke, scritto bene e con tantissimi spunti ed esempi per usare al massimo i CSS.
Citerei anche la “Bibbia” del web design e cioè Progettare Siti Web Standard di Zeldman ma lo consiglio solo ai neofiti in quanto parte dalla basi e introduce concetti che a mio parere si avviano verso l’obsolescenza.
Puoi mostrarci alcuni dei tuoi lavori realizzati?
Vorrei menzionarne un paio non per questioni puramente grafiche ma per il loro significato più profondo. http://www.mtmitaly.it.
Perché ho avuto la fortuna di potermi occupare dell’intero progetto includendo collaboratori validissimi, dalla creazione del brand, dello sviluppo del sito e della successiva ottimizzazione nei motori di ricerca che sta portando buoni risultati in pochissimo tempo.
Fondamentale in questo caso l’appoggio del cliente, una persona intelligente e di mentalità aperta che si è affidata senza remore apportando in tante occasioni contributi preziosi.
Non potrei invece non menzionare http://www.batteriedema.it
Sito dell’azienda di famiglia che rappresenta per me un continuo caso di studio e di “guerra” con i motori di ricerca.
Guerra che posso finalmente dire di aver vinto grazie ad un ottimo tasso di conversione dei 10mila visitatori mensili, il 90% dei quali arriva al sito tramite ricerca su Google.
Ringrazio Laura per avermi concesso il suo tempo per questa interessante intervista.
Hai qualche domanda da porre a questa brava web designer italiana?