Un riassunto ragionato di tutte le risposte rilasciate nei commenti, riguardo un articolo pubblicato su blographik in merito a quale policy un blog dovrebbe seguire o comunque come avere dei riferimenti su cui basare la linea di condotta del proprio blog.
Vista la grande partecipazione, immagino che il tema sia molto sentito, soprattutto quando alcuni di noi, debbano gestire per lavoro ad esempio un blog aziendale.
Di seguito ho raccolto le testimonianze dei lettori di blographik, che ringrazio pubblicamente per aver partecipato a questo inziativa che ha mi ha permesso di avere un quadro molto più chiaro a questo proposito.
Per evitare di scrivere un lunghissimo papiro ;), ho preferito dividere l’argomento della blog policy in 3 parti, ognuna delle quali tratterà esaustivamente 3 o 4 domande.
Al termine del terzo post, offrirò a tutti un eBook, ridistribuibile nei propri blog, in cui sarà presente anche la lista di tutti i partecipanti alla discussione, come ringraziamento per i loro interventi.
Blog Policy: ecco i risultati della discussione (parte 2)
Se non hai ben compreso di cosa sto parlando e per approfondire meglio l’argomento, prima di proseguire ti consiglio di leggere le domande poste sulla blog policy e soprattutto la discussione che ne è venuta fuori.
Ecco cosa è emerso dall’articolo.
04. Utilizzare o no la chicchiola nel rispondere ai commenti?
Questa quarta domanda si pone un problema semplice, sarebbe meglio o no utilizzare la famosa @ per rispondere ad un commento diretto di un nostro lettore?
04) Nei blog che non usano i commenti annidati, è frequente l’uso di @ per far capire a chi si sta rispondendo.
Ci sono delle regole formali sull’uso di @?
Ad esempio, ci sono situazioni in cui è preferibile non metterlo, perché è già chiaro a chi stiamo rispondendo?
Dai Commenti dell’articolo.
Con la nuova versione di wordpress dalla 2.7 in poi, è possibile rispondere ai commenti annidati, ma alcuni, me compreso, preferiscono ancora il vecchio metodo della chicciola.
Ormai l’@ nei commenti è una consuetudine, e quindi potrebbe essere considerata quasi una regola acquisita.
Se la tua risposta è consecutiva alla precedente alla quale ti rivolgi l’@ è inutile, ma non si sa mai chi potrebbe scrivere contemporaneamente e accavallandosi i commenti non si sa più a chi stavi parlando per cui: sempre meglio metterlo.
Si può evitare quando la risposta è al commento immediatamente precedente, sarebbe meglio utilizzarla quando la discussione e composta da molte persone, per evitare di creare equivoci.
05. Come scegliere se approvare o meno i trackback
5 ) Come ti comporti con i trackback? Li approvi tutti, oppure scegli quali approvare?
In base a cosa?Ci sono trackback che, in genere, è superfluo pubblicare (ad esempio, quelli dai siti come OkNotizie e simili)?
Dai Commenti dell’articolo.
Generalmente vengono approvati tutti a parte i link ai propri articoli a quelli di oknotizie, ed eventualmente a quelli che sono semplicemente spam.
Alcuni usano un accorgimento molto utile, scelgono un tema che separi i trackback dai commenti normali.
Lo stesso blographik divide i commenti dai trackback, in maniera da rendere anche più fluida la consultazione della discussione.
Quindi molti Non approvano solamente trackback da aggregatori e network di social sharing in quanto, si pensa giustamente che snaturino il concetto di link a ritroso, come approfondimento proveniente da altre fonti.
06. Trackback divisi dai commenti?
A questa domanda ho praticamente segnalato la risposta precedentemente.
6 ) Pensi sia meglio, nei template, tenere in qualche modo separati i trackback dai commenti normali?
07. E’ preferibile scegliere un campo email obbigatorio nei commenti?
7 ) A cosa serve mettere un campo email obbligatorio per i commenti, se tanto può essere inserito un indirizzo email falso o temporaneo?
Dai Commenti dell’articolo.
E’ pur sempre un controllo e consente al proprietario del blog di contattare un commentatore in caso di necessità.
Se l’indirizzo è palesemente falso, il commento si merita di finire nello spam indipendentemente dal contenuto.
Inoltre, molti blog implementano la funzione per essere avvertiti via mail in caso di nuovi commenti (per chi usa wordpress, si parla del plugin suscribe2comments), per cui inserire una email fittizia significherebbe non ricevere gli aggiornamenti di nuovi commenti.
Venerdì prossimo verrà pubblicata la terza parte di questo argomento, riassumendo le riflessioni riguardo alle seguenti 3 domande:
8 ) Quando è meglio correggere gli errori di un proprio articolo con il “barrato” (esempio: errore) e quando, invece, si può correggere normalmente?
9 ) A volte vedo blog in cui l’autore non risponde mai ai commenti dei propri lettori.
È un comportamento giustificabile?
10 ) È vero che l’amministratore del blog è perseguibile penalmente per gli eventuali messaggi offensivi, denigratori, diffamatori che possono apparire nei commenti?
Alla prossima puntata , se non lo hai fatto, puoi seguire blographik via feed rss o tramite la comoda newsletter.