Un riassunto ragionato di tutte le risposte rilasciate nei commenti, riguardo un articolo pubblicato su blographik in merito a quale policy un blog dovrebbe seguire o comunque come avere dei riferimenti su cui basare la linea di condotta del proprio blog.
Di seguito ho raccolto le testimonianze dei lettori di blographik, che ringrazio pubblicamente per aver partecipato a questo inziativa che ha mi ha permesso di avere un quadro molto più chiaro a questo proposito.
Per evitare di scrivere un lunghissimo papiro ;), ho preferito dividere l’argomento della blog policy in 3 parti, ognuna delle quali tratterà esaustivamente 3 o 4 domande.
Questa è al terza ed ultima parte della serie.
Blog Policy: ecco i risultati della discussione (parte 3)
08) Quando è meglio correggere gli errori di un proprio articolo con il “barrato” e quando, invece, si può correggere normalmente?
Dai Commenti dell’articolo.
Nella discussione alcuni affermano che non fanno molto uso di questa funzione, sarebbe forse meglio utilizzarla nel caso in cui un utente aggiunga qualcosa al post e noi vogliamo cancellare una vecchia frase sostituendola con la sua.
E’ sempre meglio la trasparenza, barrando i contenuti corretti invece che cancellandoli.
Aiuta chi legge a seguire l’evoluzione del discorso e alcuni lo considerano una forma di rispetto nei confronti dei lettori. Sono anch’io della stessa idea.
Buona regola vorrebbe correggere l’articolo con il barrato. Specie se l’articolo e’ stato gia’ pubblicato ed e’ andato in giro per la rete.
Le copie cache del resto non lasciano scampo.
Fino alla pubblicazione si può scegliere ciò che si vuole ;).
Se di contro pero’ si è offeso qualcuno, leso i diritti di copyright e cose simili, certo la soluzione della rimozione e’ lecita.
9 ) A volte vedo blog in cui l’autore non risponde mai ai commenti dei propri lettori.
È un comportamento giustificabile?
E’ insindacabile opinione di tutti, la risposta dell’autore è praticamente obbigatoria se si vuole mantenere in vita ed in piena attività un blog serio e di qualità.
Dai commenti della discussione.
Giustificabile sì, però non molto intelligente, soprattutto quando un blog è appena nato e ha bisogno di una spinta, magari con risposte ai visitatori meno esperti.
Se l’autore non risponde talvolta è perchè non ha tempo, ma ci sono autori che si lamentano che non ricevono commenti, e poi capisci che sono i primi loro a non rispondere, perciò uno non è neanche spinto a lasciare il suo commento. Non è giustificabile secondo me.
Se hai tempo per scrivere devi avere tempo anche per commentare, se no chiudi i commenti.
Sarebbe meglio trovare un attimo per dialogare con i propri lettori, a parte i casi limite: quando i commentatori ripetono domande già fatte o non leggono attentamente il post, il silenzio è giustificabile.
Si, in quanto se il blog riceve tanti commenti sarebbe impensabile che il suo autore rispondesse ad ognuno. Anche se comunque è buona prassi rispondere…
Sui grandi Blogs, rispondere magari a 30 commenti, diventa pressochè fastidioso per l’autore, non tanto per mancanza di passione se non per mancanza di tempo magari.
La strategia di Mirko di creare un’ulteriore post o (mini-ebook ) sembra giusta e risolutiva, approvo in pieno.
No, l’autore di un blog deve mantenere saldo il suo rapporto con il lettore e questo lo fa anche rispondendo ai commenti; è proprio questo lo scopo dei commenti, creare interazione fra lettore e autore…
Vuol dire che non e’ un vero blogger.
Blogging vuol dire mettersi in contatto e confrontarsi con gli altri.
Se non ti piacciono i commenti che ti lasciano o non hai tempo per rispondere, scrivi una lettera autobiografica e spediscitela
10 ) È vero che l’amministratore del blog è perseguibile penalmente per gli eventuali messaggi offensivi, denigratori, diffamatori che possono apparire nei commenti?
Argomento molto interessante, tutt’ora molto attuale e credo lo sarà per molto tempo ancora.
Questo è il parere di alcuni partecipanti alla discussione.
pdellov dice:
Da quello che so sì.
Mi pare di aver sentito dire anche però che scrivendo che l’admin non si assume alcuna responsabilità sui commenti scritti da altre persone il problema diventi minimo.
Per grandi blog credo sia essenziale scrivere ciò.
il parere di Lauryn:
L’amministratore non è responsabile dei commenti. se ne vede di denigratori secondo me li deve cancellare, per etica sua e del suo blog, ma non è direttamente responsabile penalmente di quello che dicono i commentatori.
Mentre Napolux afferma che:
In Italia non c’è mai la certezza della legge purtroppo. A volte può capitare, credo.
Omar:
Non sarebbe corretto per un proprietario essere perseguito per eventuali frasi offensive o poco etiche di alcuni commentatori, con o senza pagina esplicativa delle condizioni d’uso, viviamo in una democrazia?
Se abbiamo l’abitudine di tagliare tutti i commenti che non ci piacciono o che sono critici nei nostri confronti, suonerebbe un pò da dittatura.
Diversa cosa sono le offese gratuite tra commentatori o tra commentatore e webmaster del sito.
In ogni caso non può essere ritenuto perseguibile il proprietario.
Termina qui questa serie di articoli dedicati alla policy dei blog.
Nei prossimi giorni segnalerò agli iscritti della newsletter, la possibilità di scaricare un ebook gratuito, che permetta di avere un documento a portata di mano utile all’occorrenza 😉 su questo tema.