Ho usato questa espressione (blogging business avanzato) quando mi sono accorto che il blog è uno strumento davvero portentoso, un sistema di gestione dei contenuti (Content Management System) che può essere adoperato come piattaforma per fare business in modo serio e sostenibile.
È stato come scoprire un modo diverso di usare qualcosa. Un po’ come il dentifricio dei primi tempi che serviva solo a prevenire la carie; mentre oggi rinfresca l’alito, ha un sapore gradevole, sbianca i denti, contrasta la formazione del tartaro etc.. O come la cera dei pavimenti, che oggi viene usata anche per il restauro dei mobili antichi e pregiati.
Il blog nasce come diario, prima personale e poi professionale. Ma sin da subito ha in sé qualcosa di straordinario, qualcosa che nessun sito standard è in grado di uguagliare. Che cosa?
1. Una grande socialità. I blog creano un rapporto tra chi scrive e chi legge e tra gli stessi lettori.
2. Una grande forza SEO. I blog sono meglio indicizzati dei siti.
A questo punto, il passaggio successivo da diario pubblico a strumento d’impresa è stato inevitabile.
Dapprima con i magazine e con i progetti più tipicamente editoriali.
Poi con l’e-commerce.
E da ultimo con i servizi e le consulenze.
Nel mio gruppo premium sono nate anche scuole di musica e di fumetto on the blog.
Questa evoluzione ha spinto i disegnatori e gli sviluppatori di template a creare soluzioni sempre più compatibili con i bisogni aziendali e sempre meno legate al concetto di diario.
Quelli di oggi sono chiamati blog semplicemente perché non è stato ancora valutato un modo diverso per indicarli.
Ma ciò che fanno e come si presentano la dice lunga sulla loro strabiliante capacità di attrarre i lettori e di organizzare le informazioni.
Noi prendiamo la parte migliore del blog, e cioè il sistema di gestione dei contenuti.
Un sistema di back office molto potente.
Ma quello che si vede nel front office non è un diario.
È piuttosto un’interfaccia di grande impatto ed estremamente usabile e professionale.
Un blog può fare per te qualunque cosa.
E può farla meglio di un sito.
Può essere un negozio, una rivista, un ufficio, uno studio professionale, un centro di ricerca, una scuola o qualunque altra cosa ti possa servire per implementare il tuo business online.
In Italia sono stato forse il primo a capirlo (ma non più l’unico, visto che nella mia scuola insegno proprio a usare questo modello di business).
Negli Stati Uniti invece esistono già diverse realtà molto importanti (come Tutsplus del Gruppo Envato).
E guarda caso sono proprio loro ad avere la leadership nei rispettivi settori.
Per concludere, ciò che io definisco come blogging business avanzato è un modello di impresa online che valorizza soprattutto lo scambio della conoscenza specialistica.
Quando alla base del prodotto/servizio ci sono informazioni strategiche di grande valore, allora questo modello diventa la scelta migliore.
Se riesci a vedere il blog sotto una luce diversa, così come l’ho visto io quando ho cominciato a scrivere contenuti riservati per la mia community, forse riesci a vedere anche un modo diverso di monetizzare, più a “doppio petto”, forse, ma decisamente sostenibile e strutturato.
Autore: Carlo D’Angiò di Lavoro-casa.com