Non hai mai capito la differenza tra Redirect 301 e URL Rewrite?
Ti è poco chiaro il loro utilizzo e quali sono le giuste azioni da compiere per evitare errori?
Vuoi consultare le migliori risorse on line selezionate per te, che trattano queste due tecniche SEO?
Se hai tutti questi dubbi, ti consiglio di prenderti 5 minuti e leggere fino in fondo l’articolo qui sotto.
Ti invito a porre le tue domande a Dario Ciracì e Vito Antonio Lioce.
I due autori del post che stai per leggere, saranno ben lieti di rispondere ai tuoi dubbi e condividere le loro conoscenze.
Ecco il tutorial in dettaglio.
Redirect 301 e URL Rewrite: Cosa sono e come usarli nel modo corretto
di Vito Antonio Lioce e Dario Ciracì
Quando si lavora ad un progetto Seo, bisogna prendere in considerazione diverse strategie per migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca.
Possiamo dividere i fattori on e off site:
- I primi riguardano le procedure da applicare internamente al sito web.
- I secondi servono per aumentare la popolarità del progetto on line.
Tra le strategie da poter applicare all’interno di un sito, possiamo considerare importanti le url delle pagine web.
Perchè è preferibile avere una url statica?
Ai fini SEO è sempre meglio avere url statiche come:
www.vacanzeinpuglia.it/casealmare
anziché
www.vacanzeinpuglia.it/index.php?art=casealmare&rubrica=m
I motivi per cui preferire una url statica sono essenzialmente due:
- una url statica permette di essere di maggior utilità per l’utente, che capisce al volo cosa troverà all’interno della singola pagina web. Ci sono studi che affermano come la staticità delle url permetta di avere un miglior click through rate.
- La url statica inoltre permette di inserire delle keyword predefinite, e ciò aiuta sicuramente il ranking, in quanto il fatto di possedere parole chiavi nella url delle pagine del sito, è uno dei fattori di ranking.
Certo, non è determinante e forse è anche uno tra i parametri on site, che negli ultimi anni ha perso un po’ di peso, ma è sempre meglio utilizzarlo.
Quando nasce la necessità di riscrivere le URL?
Il problema potrebbe nascere quando ci viene affidato un sito web per ottimizzarlo lato seo, o per modificarne il design.
Magari proprio l’ottimizzazione, prevede il cambiamento dell’architettura delle informazioni, con aggiunta di nuove pagine o modifiche di quelle esistenti.
Dopo la nostra analisi, ci rendiamo conto che le pagine web del sito, presentano url dinamiche.
Nasce quindi il problema di riscrivere le url per aumentarne il ranking.
Ci sono plugin per i CMS che permettono l’ottimizzazione delle url, ma cosa succede se ci limitiamo a questo procedimento?
Nel caso utilizzassimo senza testare e controllarne il corretto funzionamento alcuni plugin per CMS, potrebbe accadere che tutti i link esterni che puntavano a singole pagine (e url) del sito, non troverebbero più corrispondenza, e i link non esisterebbero più.
Inoltre il Pagerank nelle singole pagine che si genera grazie ai collegamenti provenienti da altri siti, verrebbe di fatto a perdersi.
Puoi immaginare le conseguenze catastrofiche nei risultati di ricerca.
Nonostante si dica che il Pagerank non è fattore seo e abbia perso sempre più importanza col passare del tempo, resta sempre vero che un sito con un buon PR (Pagerank), permette di avere una spinta maggiore nel ranking delle parole chiave oggetto di interesse.
Quali azioni dobbiamo compiere per non commettere errori che potrebbero farci scomparire dai risultati di ricerca?
Sono due le procedure che ci possono aiutare:
- il redirect 301;
- l’url rewrite.
Tieni presente che per poter utilizzare queste procedure, devi apportare delle modifiche ad un file chiamato .htaccess, ad uso esclusivo dei server Apache (o Unix Based).
Per usare bene l’url rewrite e il redirect 301, ti segnalo anche che:
- deve esistere solo un file .htaccess per cartella;
- le impostazioni contenute nel file sono ereditarie.Se questo file viene inserito in una determinata cartella, tutte le sottocartelle di qualsiasi livello, ereditano le regole aggiunte nell’htaccess.
Ora vediamo nello specifico entrambe queste funzioni.
Iniziamo con il redirect 301.
Come funziona il Redirect 301
Questa procedura di reindirizzamento consiste nel segnalare agli spider dei motori di ricerca e ai browser degli utenti, che una pagina è stata spostata permanentemente (infatti lo status code 301 sta per “Moved Permanently” cioè “pagina spostata in modo permanente”) da un indirizzo url ad un altro.
Quando si richiama “la vecchia url”, si viene inviati automaticamente sulla nuova url.
Fasi iniziali: Come usare in modo corretto il Redirect 301
Bisogna aprire, o nel caso non ci fosse creare, il file chiamato .htaccess da inserire nella root (o cartella principale) del dominio su cui vogliamo operare, e scrivere le seguenti regole:
Redirect 301 vecchiourl.html nuovaurl.html
Oppure:
Redirect 301 vecchiourl.html http://www.dominio.com/nuovaurl.html
Due esempi di casi specifici: Come spostare una cartella o un dominio con il Redirect 301
Ci può essere anche il caso in cui bisogna effettuare il redirect di un’intera cartella, in questo caso la regola da utilizzare è:
RedirectMatch 301 vecchiacartella/(.*) nuovacartella/$1
Nel caso in cui bisogna ridirigere un intero dominio bisogna usare la regola:
Redirect 301 / http://www.dominio.com/
In queste regole segnalate sopra, per il primo parametro (quello da sostituire), è buona norma non includere tutto il dominio (http://www.dominio.com/), perché il server inserisce automaticamente il percorso, fino alla cartella in cui si trova il file .htaccess.
Tieni presente che, una volta individuato il redirect da parte dello spider, il motore di ricerca “dovrebbe” cambiare il vecchio url presente nei suoi indici e inserire quello nuovo.
In realtà, c’è un periodo che dura alcuni giorni, in cui si può assistere all’alternanza tra il vecchio e il nuovo url nelle serp. Passate queste fluttuazioni, tutto dovrebbe tornare alla normalità con il nuovo url correttamente indicizzato.
Passiamo adesso a vedere l’altra procedura.
Che cos’è e a cosa serve l’Url Rewrite
L’url rewrite è la riscrittura delle url, che viene usata per permettere una migliore lettura da parte dell’utente e un’ indicizzazione più agevole degli spider dei motori di ricerca.
Infatti, un url del tipo:
http://www.dominio.com/index.php?uno=213&due=articolo&tre=titolo
è più difficoltoso da indicizzare perché i caratteri “?”, “&” e “=” non risultano di chiara comprensione agli gli spider mentre, un indirizzo url come questo:
http://www.dominio.com/213/articolo/titolo.html
risulta essere di più facile da capire sia per i motori di ricerca, che per gli utenti che atterrano sulla pagina.
Come usare l’Url Rewrite
Per poter riscrivere un url in modo corretto, all’interno del nostro file .htaccess, inseriamo la seguente regola:
RewriteRule /([^/]+).html /index.php?uno=$1 [L]
In questo caso, il nostro url verrà riscritto in:
http://www.dominio.com/titolo.html
La cosa più straordinaria dell’url rewrite è il fatto che possiamo riscrivere le url nella maniera che troviamo più utile e funzionale, a prescindere dal tipo e dalla quantità di parametri che abbiamo bisogno di utilizzare.
infatti, prendiamo adesso l’esempio originale:
http://www.dominio.com/index.php?uno=213&due=articolo&tre=titolo
se lo vogliamo riscrivere in modo più leggibile la regola da inserire nell’.htaccess è la seguente:
RewriteRule /([^/]+)/([^/]+)/([^/]+).html /index.php?uno=$1&due=$2&tre=$3 [L]
Scritto questo, l’url risulterà pressappoco così:
http://www.dominio.com/213/articolo/titolo.html
Gli esperti sapranno cosa sono quei simboli all’interno delle parentesi tonde ([^/]+).
Per i neofiti, ti segnalo che si tratta di espressioni regolari, molto utilizzate nel campo della programmazione.
L’espressione regolare che vedi qui sopra, intercetta qualsiasi tipo di carattere che sta’ fra l’uguale (=) e la e commerciale (&) o la fine della stringa, e di inserirla nella variabile che poi andrà a comporre il nostro url.
Nota anche che nel caso in cui abbiamo due o più variabili, l’ordine in cui vengono presi i parametri, sono dettati dalle variabili che devono essere necessariamente nominate con il carattere $ e un numero progressivo che parte da 1.
L’ultima osservazione prima di chiudere questa guida all’uso di questi 2 sistemi di reindirizzamento, la tengo per dire una cosa sulla nuova pagina che andiamo a comporre.
Questa url così generata non esiste, è solo una sorta di nome alternativo che il server riconosce per far vedere ai motori di ricerca una pagina statica al posto di una dinamica, e far si che venga indicizzata correttamente.
Risorse Utili e Fonti
Per terminare ti segnalo qualche link di approfondimento:
- Che cos’è l’httaccess;
- Uno strumento per il controllo del Redirect 301;
- Un tool per generare automaticamente un file .htaccess;
- La documentazione ufficiale di Apache sul Redirect;
- Un approfondimento sulle espressioni regolari;
- La guida ufficiale al mod_rewrite di Apache;
- La guida di google sulle istruzioni di struttura e contenuti;
- Url Statiche contro Url dinamiche: Cosa dice google dal suo blog (in lingua inglese):
Autori:
- Dario Ciracì – Digital Strategist di Web In Fermento – Social Media Agency.
- Vito Antonio Lioce – Web Designer 2.0 & Web Developer, lavora per G&M Network Srl.