Continuiamo il discorso sui codec parlando del .mov.
Formato proprietario della Apple e principale estensione multimediale del S.O. Mac, passato in seguito su PC, grazie alla sua grande diffusione.
Esso integra tipi di dati, come audio video e animazioni, in modo dinamico, su base temporale, nelle applicazioni dedicate considerandole come “movies”.
Gli algoritmi di compressione presenti in QuickTime (almeno nelle prime versioni 1.5/1.6) sono di varia natura e scopo; i tre principali sono il Jpeg (photo compressor), il video compressor, proprietario Apple, e l’animation compressor dedicato alla grafica e alle animazioni generate al computer.
Il primo e’ un codec per la compressione delle immagini PICT.
Del secondo si può dire che permette un display interattivo di immagini a 24 bit, e’ in grado di processare immagini video a 8, 16, 24 bit, con supporto di entrambe le compressioni in modo spaziale e temporale.
Il terzo e’ basato invece su algoritmi ottimizzati per le animazioni in genere e per la videografica generata al computer.
Questo formato risulta ottimo per prodotti multimediali (quali CD ROM o video interattivi) ma può assolvere anche a progetti di Digital Video, benché privo di una variante hardware, praticamente indispensabile per il full motion.
In questi anni grossi miglioramenti hanno portato questo formato ad un alto livello di performance.
Streaming e desktop video ora si avvalgono anche di questo strumento, soprattutto sul piattaforme Apple.
Ora il pacchetto supporta i file MP3 a bit variabile, la riproduzione di file MIDI (con suoni addizionali per il formato GS), nuovi codec, 3D Graphics e gli effetti e le panoramiche a 360° (QTVR).